fonte: scuola internazionale per la gestione delle emergenze sismiche

E’ ancora oggi un “paese fantasma”, la frazione Portis del comune di Venzone (Ud), abbandonata e rimasta tale dopo il terremoto che colpì il Friuli 40 anni fa. Un sito simbolico che è stato scelto come sede della “Seismic emergency response management internazional School – SERM”, campo di addestramento permanente per la formazione in tutte le materie tecniche legate alla gestione di un evento sismico

Sorgerà a Portis di Venzone (Ud), nell’ambito delle iniziative promosse e finanziate dalla Regione Friuli Venezia Giulia per ricordare i 40 anni dal sisma che scosse il Friuli nel 1976, la “Seismic emergency response management internazional School – SERM”scuola internazionale di formazione in materia di gestione della risposta in emergenza sismica – frutto del lavoro messo a punto in particolare in questi ultimi mesi da Protezione civile FVG, Università di Udine, Corpo nazionale dei vigili del Fuoco, Associazione Comuni terremotati e sindaci della Ricostruzione e Comune di Venzone.
Si tratta, in pratica, di un campo di addestramento permanente per numerose attività di formazione in tutte le materie tecniche legate alla gestione di un evento sismico, anche in un’ottica di miglioramento dell‘interoperabilità transfrontaliera tra i diversi soggetti operanti nell’ambito delle strutture di Protezione civile.
A Portis Vecchia quindi si terranno esercitazioni su scala reale sui temi dell’analisi dei dissesti da sisma, sulle tecniche di intervento urgente per la valutazione delle criticità strutturali e la messa in sicurezza di viabilità e fabbricati danneggiati, sulle interoperabilità sia a livello regionale che nazionale e internazionale.

L’idea di realizzare questa scuola nasce nel 2011 e si affina nel 2012 quando, a seguito del sisma che colpì l’Emilia-Romagna, la collaborazione fra vigili del Fuoco e Università di Udine portò all’ideazione e allo sviluppo di un vero e proprio sistema specialistico specificatamente dedicato al trattamento delle criticità strutturali da scosse sismiche. Nell’ambito di tale sistema, denominato STCS – Sistema di trattamento delle criticità strutturali / Short Term Countermeasures System, oltre alla realizzazione di opere provvisionali per la messa in sicurezza dei fabbricati, è stata sviluppata un’attività di analisi dello scenario di un’emergenza che, mediante l’uso di tecnologie innovative, consente una rapida individuazione e classificazione delle criticità, fornendo supporto decisionale alla programmazione delle successive attività post-sisma con la la pianificazione degli interventi e la loro realizzazione secondo standard predefinti. Inoltre La collaborazione VVF – UNIUD ha consentito di razionalizzare ed ottimizzare la risposta del sistema di soccorso tecnico urgente coniugando capacità operativa ed esperienza pratica sul campo con logiche di gestione basate su metodologie scientifiche.

L’STCS venne positivamente testato a Venzone nel corso dell’esercitazione “Sermex 2014” (che verrà replicata quest’anno), confermando a pieno l’idoneità e l’unicità del sito di Portis Vecchio per l’allestimento di un campo di addestramento: Portis, infatti, di fatto è un “paese fantasma”, abbandonato, rimasto tale e quale dopo il terremoto del 1976, gli edifici infatti sono rimasti esattamente com’erano nel momento del definitivo abbandono dopo il sisma e i resti dell’abitato sono oggi utilizzati dalla Protezione civile e dai Vigili del fuoco come luogo di esercitazione per calamità naturali. La sua posizione geografica viene considerata “strategica” in un’ottica dipromozione della cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale in materia di protezione civile.La prospettiva concreta alla quale si lavora è quella di arrivare ad un progetto di valenza internazionalecoinvolgendo all’inizio i Paesi più vicini, quali Austria e Slovenia, in un progetto che potrà quindi diventare un unicum a livello europeo, se non mondiale.

red/pc

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *